Questi durissimi mesi che stanno mettendo così a dura prova la nostra tenuta emotiva, continuano a non smentirsi. E per quanto possa essere vero che questa volta ci saremmo potuti trovare preparati, così non è stato del tutto. Ghost quando è arrivato era già in condizioni di salute estremamente gravi tanto che la parte razionale diceva di vivere alla giornata e ogni giorno viverlo come un regalo. E poi c’era lui, con i suoi miagolii petulanti, le sue espressioni, lo sguardo vivido e furbo... che a quella storia non voleva credere, facendo persino zittire la vocina razionale nella nostra testa, e che per mesi e mesi ha trovato una immane forza che gli permettesse di ambire ad altri giorni, settimane, mesi. Quella forza si chiama attaccamento alla vita e il serbatoio è stato Gattolandia e tutta la dedizione e l’affetto che Ghost ha raccolto attorno a se’ , nonostante il caratteraccio, e la sua poca pazienza. Oggi Ghost ci piace pensare che si sia sbarazzato di tutti i suoi mali e che finalmente possa godere di quella indolenza che lo ha così tanto contraddistinto. Mancherà perché ci dava un gran da fare e perché ogni giorno che ha passato con noi ci ha ricordato che la vita può essere bella e che, se prima non hai avuto niente, avere anche poco fa sentire ricchi. E lui doveva proprio sentirsi un re. Buon ponte, Ghost

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